Vogliamo mostrare che un altro modo di fare moda è possibile. Crediamo che un’attività economica prospera debba portare beneficio a tutti: a chi acquista, ma anche a chi lavora e a chi investe nel nostro progetto. Per questo operiamo in modo responsabile, mettendo le persone al centro.

Il secondo obiettivo è creare un dialogo tra Europa e Africa, a partire dai tessuti. Usiamo il wax, ma anche il kikoi e il maasai, che acquistiamo dai produttori locali o facciamo produrre in esclusiva, con l’obiettivo di avere un controllo sulla filiera e sulla qualità della materia prima in ottica di responsabilità ambientale.

Attorno al tema della sostenibilità c’è un po’ di confusione. Per questo crediamo sia importante non soltanto agire in modo responsabile, ma anche rendere esplicito il nostro impegno verso le persone e l’ambiente. Introdurre comportamenti sostenibili in un’azienda divisa tra due Paesi, uno dei quali africano e dunque con sistemi di controllo completamente diversi da quelli a cui siamo abituati, è complesso e sfidante, ma è il nostro investimento per il futuro.

Crediamo nell’inclusività e lavoriamo perché nessuna si senta esclusa. Le nostre campagne ritraggono modelle di diverse etnie, età e forme, e sono scattate sia in Italia sia in Tanzania, dove il lavoro è affidato a un team di stylist, fotografi e videomaker locali. Siamo in ascolto: molte delle nostre iniziative, come il made to order che ci ha consentito di offrire una gamma di taglie più ampia, sono nate dal dialogo e dal confronto con le nostre clienti.