MATERIALI
KIKOI, IL TESSUTO TRADIZIONALE TANZANIANO
Il kikoi è una stoffa di cotone diffusa nei Paesi africani che si affacciano sull’Oceano Indiano, in particolare in Tanzania. Nella sua versione tradizionale è largo circa un metro e lungo più o meno un metro e sessanta, ha strisce colorate lungo i bordi e frange sul lato corto, e si avvolge attorno al corpo come un pareo.
IL KIKOI TRA PASSATO E PRESENTE
Poiché è una delle stoffe più diffuse nel Paese, il kikoi oggi viene prodotto perlopiù a livello industriale.
Tuttavia ci sono ancora piccole botteghe artigianali che lo producono secondo la tradizione, seguendo un processo lungo e laborioso in cui risiede tutta la sua magia. È in una di queste botteghe, Cracode, una delle ultime di Dar es Salaam a tramandare questo sapere manuale, che Mama Kishimbo e le sue socie hanno realizzato i nostri capi.
UNA MAGIA LUNGA SEI GIORNI
Tutto inizia con la scelta del filato di cotone, che viene colorato a mano e lasciato asciugare al sole per due giorni. Quindi l’artigiano passa al telaio in legno, dove inizia a creare l’ordito sulla base del disegno, un filo alla volta.
La qualità del prodotto finale dipende dal numero di fili per centimetro: nel kikoi di Endelea ce ne sono ventitré – significa che ogni camicia ne contiene 3500 (!). Quando l’ordito è pronto, inizia la tessitura vera e propria. I fili della trama vengono intrecciati a quelli dell’ordito, cambiando colore quando necessario per creare pattern come i nostri quadri o le caratteristiche strisce laterali.
IL KIKOI DI ENDELEA
Ci siamo innamorate di questo tessuto per tanti motivi: per la mano ruvida e l’aspetto naturale, per le sue frange libere e capricciose, per l’imprevedibilità del risultato, unico e irripetibile per definizione.
Produrlo richiede tempo e pazienza: almeno due persone e sei giorni di lavoro per ciascun capo. È una stoffa viva, complicata, che amiamo perché dà un’idea vera e profonda della cultura tessile africana. Indossare un capo in kikoi significa indossare storia e cultura, oltre al tempo e all’amore che ci sono voluti a produrlo.